L’Associazione Bio-Distretto del Montalbano viene costituita a Carmignano (Po) a Febbraio 2016, dopo un percorso durato tre anni, fatto di incontri e discussioni tra agricoltori, gruppi di acquisto solidale, docenti e semplici cittadini sensibili alla salute ed alla tutela ambientale e con tanta voglia e nostalgia di un Montalbano un po’ più pulito, sano, bello e vitale.
Un movimento dal basso di persone e idee per attuare un cambio sia del modello organizzativo, sia come contenitore di progetti di coesione sociale e di miglioramento delle pratiche pubbliche già in essere.
In data 8 Febbraio ’16, le dieci Amministrazioni comunali di quest’area Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Larciano, Lamporecchio, Vinci, Carmignano, Quarrata, Poggio a Caiano, Monsummano, Serravalle Pistoiese e l’Università di Urbanistica di Empoli, attraverso la firma congiunta di un Protocollo d’Intesa per il Bio-Distretto del Montalbano, abbracciano in pieno gli obiettivi e le finalità della nostra Associazione.
Questo passo sancisce la volontà di mettere in atto politiche in cui vi siano al centro la qualità della salute e della vita degli abitanti.
I nostri obiettivi
L’associazione Bio-Distretto del Montalbano intende adottare ogni iniziativa diretta a preservare e valorizzazione la natura, l’ambiente, il territorio e paesaggio, con particolare riferimento all’ambito geografico del Montalbano.
Fra i nostri scopi primari abbiamo quello di promuovere e diffondere i metodi di produzione biologica, biodinamica e di tutte le forme naturali
ed auspichiamo un progressivo ritorno a diversificare le produzioni agricole locali ora in prevalenza viticoltura e olivicoltura.
Ecco le cause per le quali ci stiamo impegnando:
- tutelare le nostre colline ricche di bellezze naturali, fascino e storia
- lavorare per una generale rinuncia all’uso di prodotti nocivi per la salute e l’ambiente
- impegnarsi per far adottare ai Comuni del Montalbano un regolamento per disciplinare l’uso di fitofarmaci vicino a zone abitate, di passaggio e di ritrovo
- lottare contro l’abbandono delle campagne, soprattutto delle olivete
- sostenere un’agricoltura non solo ecologicamente ma anche economicamente sana
- costituire un gruppo di olivicoltori bio che producano qualità eccellente,
aiutandoli nel contempo a trovare uno sbocco sul mercato - difendere e valorizzare i nostri boschi
- diffondere e agevolare la pratica della ricostruzione dei muretti a secco
- promuovere un turismo intelligente e sostenibile
- stringere alleanze con associazioni con scopi e valori analoghi